John Zerzan “Dizionario Primitivista”
Nautilus edizioni – 2004
Questo piccolo testo raccoglie con taglio enciclopedico
tutte le terminologie che costituiscono
l’humus strutturale della nostra epoca, ridisegnando ogni singolo significato
con taglio critico radicale, spinoso, controcorrente.
Zerzan non attacca il nostro modo di vivere ma il lessico e
l’interpretazione dello stesso come strumento di controllo e funzionale al
quotidiano dispiegarsi dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Il potere della parola, o meglio del significato della
stessa, come arma di controllo di massa.
Zerzan, ora ironico, ora cinico, ora aggressivo, snatura i
significati dei cardini del nostro quieto vivere e li interpreta ponendosi dall’altra
parte del muro in un percorso atto a prendere coscienza della nostra incapacità
di vedere il reale con occhi aperti e liberi.
La lettura di questo testo è sfiziosa, simpatica, veloce e
affascinante. Ogni termine è un piccolo capitolo a sé iniziando con “Buonismo”,
“tecnologia”, “cultura” sino ad arrivare ed affrontare il “progresso”, la “società”
, la “reificazione”.
Al centro di tutto Zerzan pone la moderna alienazione dell’uomo
post-moderno, ubriaco di tecnologia e soprafatto dalle regole.
Il “Dizionario Primitivista” non è un voltarsi indietro in
un grottesco ritorno ad un passato idilliaco e fiabesco ma è un tentativo di
rottura verso le chiavi di lettura scontate e vetuste con le quali valutiamo il
nostro quotidiano ed attraverso le quali sogniamo il nostro futuro.
Non ci sono scuse per rinunciare a questo gioiellino visto
il formato (tascabile), il prezzo (due euro e spiccioli) e la casa editrice
(lunga vita alla Nautilus)… quindi non aspettare oltre!!!
MIG
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