CONTROPOTERE: “Nessuna Speranza, Nessuna Paura”




LP Attack Punk Rec. 1989 - CD Gonna Puke Retrò 2009.

Il collettivo musicale dei Contropotere orbitava attorno al centro sociale occupato Tien’a’ment di Napoli e, conclusa la golden age del punk italiano, sfornò questo “Nessuna Speranza Nessuna Paura” nell’oramai lontano 1989 per la Attack Punk di Bologna.
La premessa, in questo caso, è dovuta visto che questo lavoro è figlio illegittimo della sua epoca e coinvolge da subito intriso com’è di disperazione urbana, di delusione per ciò che poteva essere e non è stato, di una sorta di scontro/incontro tra i primordi del punk e le estreme derive che seguirono.
Brani dilatati, lunghi e disperati, la voce stridula e teatrale di Lucia, i testi “noir” ma taglienti e incazzati, la musica che omaggia il punk hc ma si incontra con il dark, il noise, il prog ed anche l’ambient… se vogliamo.
Il fuoco ardeva (e arderà) ancora all’interno dei Contropotere ma è un fuoco lento, creato da ritmiche tribali ed ossessive, imbastardito da suoni urbani e mediterranei, accompagnato da chitarre abrasive e da litanie rivoluzionarie.
Catalogare quest’album, e la ristampa su CD del 2009 che abbiamo tra le mani, come punk è estremamente riduttivo. Qui siamo di fronte ad un disco importante, personale ed originale, dove termini come “rivoluzionario”, “capolavoro”, “unico” non sfigurerebbero senz’altro in una immaginaria e monosillabica recensione atta a convincere per l’eventuale acquisto.
Potrei partire analizzando i brani (che godono anche di una produzione senz’altro altezza, caso più unico che raro nel panorama punk dell’epoca) ma vorrei invece soffermarmi ed osannare “Urizen”, il pezzo di apertura che riesce, da subito, a proiettarti nell’immaginario dei Contropotere, una anarco-band italiana con forte accento Berlinese, figlia del punk Crassiano, che proponeva un mix di sonorità taglienti ed ossessive senza scordarsi il cuore partenopeo.
“Nessuna Speranza Nessuna Paura” è un disco che non può lasciarti indifferente, è un punto di passaggio imprescindibile, uno dei capolavori assoluti, almeno per chi scrive, di tutto il magma incandescente fuoriuscito dal termine punk in Italia.
|Mig|

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