T.V.O.R. a cura di Stiv “Rottame” Valli (LoveHate80 – 2006-book)





Teste Vuote Ossa Rotte 1980-1985
Storia di una CaosZine hardcore punx

Scrivere della “bibbia” non è mai facile, si rischia da una parte nel cadere del mistico, dall’altra nel confutabile e, certamente, nel ripetibile.
Chi non sa cosa è stata T.V.O.R. (fanzine ma anche etichetta discografica di valore assoluto) non è degno di pronunciare la parola punx, al limite lo può fare con la k finale…
La creatura di Stiv “Rottame” e di “Maniglia” nei suoi 4 anni e spiccioli ha inciso sulla pietra tutta l’estetica del movimento hardcore punx italiano.

Questo libro (dal peso importante quanto le sue pagine) è uscito nel 2006 per la Love/Hate80 ed è, a prescindere dal valore storico, una roba talmente figa che vien da piangere.
Copertina de luxe, formato maxi, stampa della madonna, per raccogliere i 5 numeri della fanza usciti negli anni 80, materiale inedito del n° 6 (mai uscito) e storia e interviste sparse a cura di Stiv in persona.

Ciò che atterrisce, oltre alla mole incredibile di informazioni su quel magico periodo storico, è la grafica di T.V.O.R. in pieno stile “cut and crap” dove interviste, articoli, recensioni,
 foto, flyer, fumetti si fondono in un magma unico e coeso, pervaso dallo sfondo nero e dai collage improbabili quanto affascinanti.
L’estetica di questa zine è diventata l’estetica stessa dei punx Milanesi prima ed italiani poi vincendo, per acclamazione universale, il titolo di “fanzine più bella del mondo”, come anche Jello Biafra ha voluto definirla.

A livello storico si trova tutto: bands, etichette, distribuzioni, locali, spazi occupati ma anche rivendicazioni politiche dei vari collettivi ed iniziative antagoniste.
Si respira aria di rivolta su queste pagine ma si assapora anche l’emozione di avercela fatta, anche se solo in alcuni momenti, anche se solo per poco tempo.
T.V.O.R. non è un libro, è un totem da idolatrare e porre a monito delle future generazioni gridando che il solo provare a costruire un mondo “altro” è già una cosa bellissima a prescindere dal risultato finale.
Ho questo chilo e mezzo di carta sempre a portata di mano, lo sfoglio, lo leggo, mi soffermo su qualche logo disegnato a mano, su qualche foto di punk in concerto, su un flyer a fumetti e penso che sicuramente il mondo sarebbe stato meno interessante senza “Teste Vuote Ossa Rotte”.

|Mig|

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