I FICHISSIMI “Un mondo fichissimo” 7” in vinile (co-produzione 1994)




MI SONO INNAMORATO DI UNA TIPA
DI UNA CASA OCCUPATA,
COI CAPELLI VERDI E VIOLA
E LA SCHIENA TATUATA,
CON L'ANFIBIO AUTOPRODOTTO,
FACCIA SEMPRE INCAZZATA,
ORMAI MI SON CONVINTO CHE...
COME LEI NON CE N'E'

Metà anni novanta, in Italia ciò che sempre veniva associato alla parola “punk” muta radicalmente ed anche molto velocemente spariscono parole come chaos, diy, attitudine e si fa strada un’etichetta estetica innovativa: il pop-punk!
Da oggetto misterioso e di culto, a prodotto di consumo per teenagers … il viaggio del punk è stato breve !
I nuovi eroi del movimento, tolti gli evergreen Ramones, si chiamano Green Day, Screeching Weasel, Queers e Blink 182, mentre sul fronte autoctono si fanno strada nomi come Killjoint, Moravagine, Meganoidi etc etc.
In questo contesto, nel 1994, esce “Un mondo fichissimo” debutto ed epitaffio dei torinesi “Fichissimi”. Il gruppo, che gravita attorno ad El Paso ed alla fanzine Abbestia, è quanto di più distante possa esserci dalla sbornia commerciale e ruffiana legata al pop-punk e decide il suo scioglimento come logica seguente ad un’ascesa di popolarità considerata ingestibile e  aliena.
I Fichissimi danno alle stampa questo piccolo capolavoro su vinile e lo accompagnano con un comunicato dove annunciano il loro scioglimento, la loro non appartenenza all’arrembante ondata pop-punk e la loro fedeltà all’attitudine antagonista e DIY del decennio precedente.
“Lets Begin Again”, ovvero la cover riveduta e corretta della “Ricominciamo” di Adriano Pappalardo e “Mi sono innamorato della tipa di una casa” sono, secondo chi scrive,  due perle assolute del disco ma tutti e sei i brani sono fortissimi, suonati veloci e grezzi, ironici, con testi irresistibili … insomma… fichissimi!
“Un mondo fichissimo”  è da inserire nello scaffale delle cose belle e, nonostante gli anni che passano, non teme deja vu e confronti, a testimoniare che con il pop-punk italiano mid 90  c’entrava ben poco.




|Joe|

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