AA VV “Last White X-Mas” (2xCD Area Pirata 2020)

 


Spesso, parlando di eventi legati al punk, viene tirato fuori l’aggettivo “storico” e, solitamente, abbastanza a sproposito.

Il raduno targato GDHC (Gran Ducato Hard Core) del 1983 ed immortalato su cassetta l’anno seguente da Chris della tape-label americana BCT, si può invece forgiare dell’aggettivo “storico” senza paura di contraddittorio, essendo un vero e proprio manifesto del punk italiano anni 80 donato ai posteri.

Da quel 4 Dicembre del 1983 quando, all’interno della Chiesa sconsacrata di San Zeno a Pisa, 12 bande punk dell’area “Gran Ducato Hard Core” (in realtà 11 legate allo storico marchio con la Toscana nel mirino ed i Raw Power da Reggio Emilia) diedero vita al più importante raduno punx italiano, le registrazioni audio, di qualità non eccelsa ma di valore storico inestimabile, hanno confluito su tutta una serie di cassette, vinili e cd, rappresentando fonte inesauribile per molte punk label.

Chris Chacon della BCT (personaggio incredibile di cui presto torneremo a parlare) selezionò quasi metà del materiale audio pubblicando su cassetta Last White Christmas I e Last White Christmas II nel 1984, successivamente, nel 2000, ristampò (in co-produzione con altre punk-label) su CD ambedue le tapes in uno strano formato con copertina-libretto simile ad un singolo su vinile.

Nel 2002 sempre il buon Chris ristampò, con alcune mancanze,  su LP la cassetta “Senza Tregua” del 1984 che attingeva a piene mani dalle registrazioni di San Zeno e che voleva dare una panoramica esaustiva di ciò che era il GDHC.

L’epopea legata al “Last White Christmas” ha visto nella nostrana Area Pirata la naturale guida spirituale sul territorio italiano.

La label Pisana, legata ombellicalmente alla parabola targata Gran Ducato Hard Core, ha fatto uscire i due volumi di “Urla del Granducato” (nel 2003 e nel 2006) con art work del grande Prof. Bad Trip, con all’interno alcune registrazioni di quel 1983 e, quest’anno, ha deciso di ristampare l’edizione del Last White Christmas in un bellissimo cofanetto di 2 CD e libretto di 36 pagine.

I contenuti del cofanetto sono completi (ovvero sono presenti tutte le registrazioni dell’edizione originale volume I e volume II) a parte le tracks dei Raw Power (ed è una grave perdita visto che lo loro esibizione fu devastante) per motivi di autorizzazioni e ceralacche.

La vera particolarità di questa nuova edizione è la qualità sonora.

Negli anni ho avuto la fortuna di vedermi passare tra le mani le cassette della BCT e la ristampa in CD, ma qui  il livello si è alzato parecchio. Il lavoro di ripulitura e masterizzazione di Alessandro Sportelli ha sortito un effetto incredibile dando profondità e nitidezza come queste tracce meritavano.

Le bande sono quelle (ig)note : dai granitici CCM, agli splendidamente violenti STATO DI POLIZIA, passando per PUTRID FEVER, DEMENTS, JUGGERNAUT, BRONTOSAURI, AUSCHLAG, e ancora i furiosi WARDOGS, i TRAUMATIC, i geniali I REFUSE IT finendo con i meno punk di tutti, gli USELESS BOYS.

Poi c’è il libretto, 36 pagine in perfetto punx-style e con l’attitudine D.I.Y. nel cuore. E’ Chris BCT che introduce il booklet e ci fa tornare a quasi 40 anni fa in un viaggio condito dalle interviste ai protagonisti dell’epoca, dalle foto in bianco e nero della serata, dalle note riguardanti il concerto, da alcuni testi e leccornie varie.

Se ancora non ne avete abbastanza vi ricordo che nel 2018, a 35 anni dall’evento, Massimo Bianchini (ex batterista dei Dements) si è inventato LWC35. Ancora una volta Pisa ha rinverdito le gesta del GDHC con concerti, dibattito, mostra di foto d’epoca ed una incredibile carrellata di locandine commemorative realizzate da alcune delle penne più fulgide dell’underground nostrano che vi consiglio vivamente di “scoprire” anche solo attraverso la pagina fb dedicata.

Concludo quella che, avrete capito, non è una recensione ma una celebrazione.

Celebriamo un momento, un concerto, un’epoca.

Celebriamo le gesta di un manipolo di eroi inconsapevoli dei quali si parla, dopo 40 anni, al di là dei meriti e demeriti, delle qualità artistiche e musicali.

Qui si celebra il sudore, l’attitudine, la violenza, il graffio, la sporcizia, l’ingenuità, la ribellione, l’anarchia, la voglia di suonare, di fare, di vivere.

Il cofanetto è tirato in mille pezzi, credo, quindi fatevi sotto.

|Mig|


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