L'ARTE DEL PROF. BAD TRIP (Shake edizioni - 2007)

 




Ideato, assemblato e stampato a pochi mesi dalla scomparsa di Gianluca Lerici/Prof. Bad Trip questo volume della Shake è una raccolta di materiale che ripercorre idealmente il meglio della produzione dell'artista spezzino.

Artista gridato a voce alta, con orgoglio particolare, in barba ai canoni della critica più o meno underground, che ha avuto l'unico grande demerito di lasciare questa valle di lacrime troppo presto.
Fumetto, collage, grafica, pittura, scultura, musica, arti serigrafiche e tutto quello che ruota intorno alla creatività artistica sono stati il suo pane quotidiano dando forma ad una produzione variegata ed ampissima di un livello assoluto e questo a prescindere dai gusti personali.
Volendo descrivere il Prof. Bad Trip usando parole (soluzione azzardata) mi viene da appuntare questo:

Grandi occhi psicoattivi / Colori di nuvole in tempesta / Beatnik / Ghigni ironici / Bakunin / Blade Runner / Artaud / Punk / Attitudine / Cyberpunk / Cervello / Siringhe favoleggianti / ritratti psicotici / Teschi scintillanti / emozioni industriali / tecnofobia / officina vibrazionale / Bad trip.

Il libro è bellissimo, in grande formato, con oltre duecento pagine e pieno zeppo di opere a tutta pagina, a colori e nello splendido bianco e nero (inarrivabile).
All'interno la riproposta a fumetti de "Il Pasto Nudo" di Burroughs che è una delle vette creative del nostro eroe.
Parlando de "L'arte del Prof. Bad Trip" le parole stancano, sono insufficienti, orfane. E' il trionfo dell'immagine che ci aspetta sfogliando pagina dopo pagina, è la celebrazione del genio creativo di un personaggio cullato dal punk e che ha attraversato, si è fatto contaminare ed ha contaminato, quella che comunemente chiamo arte underground rendendola un viaggio sublime nell'universo multicolore dell'emozione.
Bello da piangere.

|Mig|

Commenti