P.A.Y. The very best of the rarities of the origins of the band (CD)

 


P.A.Y. The very best of the rarities of the origins of the band (CD)
V2 records – 2002

Con alle spalle due album ed un singolo in vinile a metà con le Pornoriviste, i P.A.Y. arrivavano a questo 2002 col vento in poppa.
 Autori di un live esilarante e travolgente decidono di immortalare il loro percorso con una finta raccolta testimone di cosa la banda punk’n’roll propone nei coloratissimi concerti pieni di palloncini e di gag tra l demenziale e una sorta di cabaret futurista. Sono gli anni di Radio Lupo Solitario (che aveva finanziato il loro debutto), del connubio artistico con l’ex “CCCP Fedeli alla Linea” Danilo Fatur e del passaggio alla V2 che li proietta all’interno del giro “che conta” in ambito italiano.
I P.A.Y. non si risparmiano e buttano fuori un disco fighissimo, diviso in tre parti: la prima dedicata alle ultime cose, la seconda legata alle cover suonate in concerto e l’ultima con l’emozionante amarcord  dei pezzi del primo demo e dei loro esordi.
Il disco suona sincero ma registrato bene ed i suoni sono finalmente centrati e rendono pienamente l’idea del suono grezzo e demenziale del fottuto punk’n’roll varesino. I brani sono tutti godibilssimi ma, sinceramente, la cover di “Lamette” della Rettore, la primordiale “C.c.f.t.m.” (Cazzo. culo.figa.tette.merda.) e l’hit che spara corto denominata “Credo che vi ammazzerò” rimangono i punti che preferisco, a distanza di 20 anni, nel ricordo di quei giorni.
Auguri ai P.A.Y. (di cui mi riprometto di parlare del loro “Va proprio tutto bene” uscito nel 2020) e diffondete sempre e ovunque aMMore per il punk’n’roll.
|Mig|


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